RoFF18: Stato di Grazia di Luca Telese “proiezione speciale” alla Festa del Cinema di Roma
“Stato di Grazia”, il docufilm prodotto da Proger Smart Communication (PSC) e Alfio Bardolla Training Group (ABTG) con la regia di Luca Telese sarà proiettato nell’ambito della diciottesima edizione della Festa del Cinema di Roma.
Nell’ambito della diciottesima edizione della Festa del Cinema di Roma sabato 28 ottobre alle 21:30 alla Casa del Cinema in largo Marcello Mastroianni verrà proiettato, nella sezione Proiezioni Speciali, “Stato di Grazia”, il docufilm prodotto da Proger Smart Communication (PSC) e Alfio Bardolla Training Group (ABTG) con la regia di Luca Telese.
Grande interesse per il docufilm da parte del pubblico che in poche ore ha mandato in “sold out” le due sale dove verrà proiettato: Sala Cinecittà e Sala Fellini.
Stato di Grazia – Il trailer ufficiale
https://www.youtube.com/watch?v=-VESVWl5siI&embeds_referring_euri=https%3A%2F%2Fwww.cineblog.it%2F&source_ve_path=MjM4NTE&feature=emb_title
Il caso di Ambrogio Crespi è molto più di un caso giudiziario, è la storia di un uomo che ha dovuto subire un’accusa lunare, mai sostenuta da prove ma solo da suggestioni, che lo ha però portato in carcere di massima sicurezza per 306 giorni di cui 65 in isolamento. Un viaggio dove il paradosso si tramuta in realtà, dove l’incubo diventa la concretezza delle sbarre. Tra processi, carcere e la Grazia concessa dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, Luca Telese è voluto andare fino in fondo per capire cosa è successo perché questa sembra una storia mai vissuta, tanto incredibile da sembrare frutto della creatività di qualcuno.
Dopo un totale di trecentosei giorni di reclusione arriva la scarcerazione del Tribunale di sorveglianza di Milano con la seguente motivazione:
Sussistono i presupposti per disporre il differimento della pena in quanto La difficoltà di conciliare il condannato per concorso esterno in associazione mafiosa di ieri (e questo a prescindere dalle tesi difensive che hanno sostenuto e ancora oggi sostengono l’innocenza del soggetto) con l’uomo di oggi, divenuto simbolo positivo anche della lotta alla mafia, ed il conseguente disorientamento che anche pubblicamente ha generato la sua incarcerazione, appaiono indicativi sulla sussistenza del fumus di non manifesta infondatezza della domanda di grazia, quale mezzo di riparazione in senso equitativo e di rimedio alle possibili incoerenze del sistema rispetto al senso di giustizia sostanziale.
Un racconto che ci porterà a conoscere la vita di una famiglia che ha lottato per affermare la verità, ma non solo: amici, comitati, programmi radio, tv e associazioni che insieme si sono uniti al grido “Io sto con Ambrogio” perché come dice il giudice che ha firmato l’ordinanza di differimento pena “L’arresto di Ambrogio ha creato sgomento nell’opinione pubblica”. E Telese questo sgomento lo ha voluto raccontare.
Tra i protagonisti del docufilm anche figure simbolo della lotta alle mafie, come Sergio De Caprio, alias “Capitano Ultimo” che arrestò Totò Riina, e Benedetto Zoccola, testimone di giustizia. Accanto a loro anche figure istituzionali quali Edi Rama, Primo Ministro dell’Albania, Sergio D’Elia, Segretario di “Nessuno Tocchi Caino”, Alessandro Arrighi Presidente del Comitato per Ambrogio Crespi e direttore di Produzione, Francesco Storace e Sandro Gozi; giornalisti come Gian Marco Chiocci, direttore del TG1, Clemente Mimun direttore del TG5 e Peter Gomez, direttore de Il Fatto Quotidiano; giudici, avvocati e i direttori delle carceri di San Vittore e Opera. Con la partecipazione straordinaria di Lorenzo Flaherty nel ruolo del Pubblico Ministero.
“Il progetto PSC si inserisce in piena coerenza con l’attività di Proger, in quanto una società di comunicazione e una di ingegneria condividono un asset fondamentale: la creatività” – commenta Marco Lombardi, AD di Proger e di PSC. “Abbiamo costituito Proger Smart Communication con l’obiettivo di riunire le migliori professionalità del settore, tra cui proprio Ambrogio Crespi. Siamo partiti nel 2021 e in meno di 3 anni abbiamo già ottenuto notevoli risultati, riuscendo a portare a Venezia due nostre produzioni: prima “Le 7 Giornate di Bergamo”, docufilm dedicato all’ospedale degli Alpini realizzato per l’emergenza Covid, e ora “Stato di Grazia”, un’opera che emoziona e fa riflettere”.
Alfio Bardolla, fondatore di Alfio Bardolla Training Group (ABTG), società di formazione finanziaria personale, aggiunge: “Questo non è un film di denuncia, ma è un’opera per capire bene cos’è la libertà e racconta la storia di un uomo che ha trasformato una tragedia in un capolavoro: un romanzo di formazione. Questo è uno dei motivi per cui siamo stati da subito entusiasti di partecipare alla produzione del film, dato il nostro impegno a sostenere la libertà individuale e al dare voce alle storie di rinascita”.
Ambrogio Crespi – Note biografiche
Crespi è nasce a Milano il 19 gennaio 1970. Ha iniziato la sua carriera collaborando alle produzioni televisive e teatrali con Gianfranco Funari. È stato vicepresidente della società di produzione Alto Verbano, della famiglia Pozzetto, dove ha sviluppato progetti cinematografici, televisivi e teatrali. È stato anche direttore della Timing film project che ha prodotto Geo&Geo per la Rai.
Ha lavorato alla produzione di numerosi spot pubblicitari per le principali aziende italiane e internazionali (Tic Tac con Michelle Hunziker, Peroni, Swatch, Pasta Agnese, Lancia, ecc. ecc.).
Negli ultimi anni ha sviluppato un’intera attività nel web dove opera come blogger, realizzando più di 100 docuweb e speciali su www.misterblog.it. Tra le sue produzioni si contano “Schegge di memoria” prodotto da Zètema e un docuweb su Edi Rama, primo ministro dell’Albania.
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Per quel che riguarda la produzione documentaristica, nel 2013 realizza “Enzo Tortora, una ferita italiana”, docufilm che ha portato in tour in giro per l’Italia e l’Europa, e con il quale nel 2014 ha vinto il SIFF – Salento International Film Festival – nella sezione dedicata ai documentati.
Sempre nel 2014, stavolta in occasione del Taormina Film Fest, ha presentato il suo docufilm: “Capitano Ultimo, le ali del falco” in cui racconta la realtà dell’associazione creata dal Capitano Sergio De Caprio e che vede la partecipazione di Raoul Bova.
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Nel 2015 con la produzione di Music Life e Sviluppo Campania è autore e regista insieme a Sergio Rubino del docufilm “Malaterra” di Gigi D’Alessio, presentato anch’esso al Taormina Film Fest e proiettato in tutta Europa dal cantante napoletano in occasione del “Malaterra World Tour”.
Esperto di comunicazione, marketing digitale, regista e autore di spot e documentari.
Nonostante la mia vicenda personale, io ancora oggi credo alla giustizia. Anche quando sono stato condannato in via definitiva, la fiducia non l’ho mai persa. Io non ho avuto l’assoluzione ma ho avuto il presidente della Repubblica che mi ha dato la grazia, anche se parziale, dandomi la possibilità di vivere una vita migliore rispetto a quello che mi hanno fatto. Io ho creduto fino in fondo e ho ricevuto anche io. Mi aspettavo un percorso diverso, è vero, ma la fiducia non va mai persa. se andiamo contro la giustizia facciamo un favore alla criminalità. Si deve andare contro gli uomini sbagliati, ma non contro la giustizia. C’è gente sbagliata e gente giusta, ma bisogna sempre rispettare l’Arma, la magistratura e tutto quello che rappresenta la legalità. Se non la difendiamo facciamo un favore alla criminalità e alla mafia. [Ambrogio Crespi via Adnkronos]